Al visitatore del Museo documentario della nostra citta forse potrebbe sfuggire un un dettaglio di un dipinto del Pirona, antecedente al 1754, che raffigura una Santa innalzata sopra la fortezza di Gradisca. E' Notburga di Eben.
Il culto di Santa Notburga di Eben ebbe una diffusione immensa in Austria di cui Gradisca faceva parte fino al 1921.
Il testo più antico sulla leggenda della Santa si trovava sopra la sua tomba ad Eben, era in tedesco, scritto su una tavola di legno ed è andato disperso. Questo testo fu poi trascritto in latino, conservato a Innsbruck al Museo Ferdinandum. Riporta il racconto di numerosi miracoli e prodigi che si sono verificati dopo la sua morte.
L'iconografia che la riguarda ripropone come suo simbolo caratteristico la falce. Secondo la leggenda, difronte all'insistenza del contadino a continuare a lavorare, anche dopo l'ora dei Vespri del Sabato, Notburga lanciò in alto la falce che rimase sospesa nell'aria.
Furio Gaudiano
Gradisca sull'Isonzo